
Una giornata in Riviera dei Fiori
Questo blog è la prima parte della trilogia dedicata alle Vacanze in Rivierissima.
Usciamo a Imperia Ovest e, costeggiando la panoramica pista ciclabile, verso la località di San
Lorenzo, sfiliamo accanto a centinaia di sfumature di verde, rosso, giallo, blu, bianco e tutti i colori
che i fiori di una riviera che ne ha tratto il nome possono sfoggiare. Il cielo azzurro e il vento ci
guidano con il profumo della resina dei pini mediterranei, dei pitosfori e della ginestra. Murales
variopinti fanno esplodere il colore anche laddove i fiori non arrivano, mentre sopra il tettuccio
della nostra macchina gabbiani, rondini e gazze ladre si scambiano i loro richiami. Il mare scroscia
sotto di noi, ora schiumoso contro la scogliera, ora gentile sulle rive di una spiaggia bianchissima.
Dopo poche curve, entriamo nella Rivierissima, il superlativo è d’obbligo: siamo arrivati.
Una sbarra bianca e rossa ferma la nostra macchina e una guardia cordiale ci chiede gentilmente il
nostro codice di accesso, prima di farci passare. Parcheggiamo nel nostro posto auto riservato e
scendiamo dalla macchina, percorrendo a piedi la curva acciottolata che ci divide dall'hotel. Se in
questo brevissimo frangente ci è mancato il mare, subito lo incontriamo di nuovo: lambisce il
porticciolo all'ingresso della struttura e possiamo sentirlo gorgheggiare tra gli scafi nelle splendide
navi a vela ormeggiate lungo il molo.
Avanziamo verso l'ingresso e un semplice, ma curato altare dedicato tanto al mare quanto alla
bike ci accoglie, incorniciato di fiori e conchiglie. Ai suoi piedi troviamo libri selezionati
personalmente da chi quell'hotel lo ha pensato, desiderato e infine costruito: sono volumi della
sua stessa libreria, condivisi con gli ospiti dell'hotel come con un caro amico, che si è certi li
restituirà intatti.
Nella zona lounge il brusio parla molte lingue: francese, italiano, tedesco, inglese, russo, ma il
tintinnio dei bicchieri da cocktail e le note delicate della musica ne fanno un unico rilassante
concerto di rumori bianchi.
Ritiriamo le chiavi della nostra stanza alla reception e varchiamo la soglia: la camera, divisa tra
zona giorno e zona notte da una parete dipinta in oro e pastello, è inondata di luce e le tende sono
dischiuse sulla tripla vetrata che conduce al nostro piccolo patio.
Usciamo: per un momento ci lasciamo tentare dalla prospettiva di accomodarci sulla sdraio, o di
sedere al piccolo tavolino dove la mattina seguente consumeremo la nostra colazione.
Cambiamo idea: la spiaggia dell'hotel, al di là di una muricciolo che possiamo scavalcare con un
passo, è quieta e silenziosa; gli scogli l'abbracciano su entrambi i lati e la sabbia è finissima.
Rientriamo un momento dalla vetrata, raccogliamo un asciugamano e decidiamo di fare un ultimo
bagno in mare prima di prepararci per la cena: è questione di pochi passi e, in quest'ora di
tramonto, la spiaggia è nostra.
Mentre ci prepariamo, pensiamo alla nostra giornata: se oggi siamo andati a visitare il santuario
dei cetacei, domani potremmo goderci una meritata pausa alla Spa di fronte all'hotel. Non
abbiamo ancora avuto il tempo di visitarla, tra la giornata passata in vela, in un purificante silenzio,
e quella trascorsa, invece, nelle fastose vie di Montecarlo. Oppure potremmo andare a visitare
quel borgo lì, quello delle streghe, che chiamano "la Salem d'Italia" - ci ha sempre incuriositi, in
effetti. Lo potremo raggiungere in macchina? Ma forse è meglio usare le bike dell'hotel: la pista
ciclabile è proprio sulla scogliera ed è anche un ottimo modo per smaltire tutti quegli aperitivi di
fronte al mare, irrinunciabili in estate, al tramonto, a un passo dall'hotel o direttamente a un passo
dalla porta della camera, nell'intimità del nostro angolo di spiaggia.
Ma ci penseremo domani, decidiamo.
D'altronde questa vacanza è appena iniziata.
Benvenuti al Riviera dei Fiori Hotel