Gianni e il mare
24/04/2023

“Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”.

Sono i versi di Ugo Foscolo a venirci in aiuto quando vogliamo celebrare, come in questa giornata, la vita di una persona straordinaria, che ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi ha avuto la fortuna di incrociarla sulla propria strada. In questo caso, tuttavia, è forse la grande Emily Dickinson a descrivere con più esattezza, e con una tenerezza disarmante, il sentimento che riempie i nostri cuori quando ricordiamo Gianni Cozzi: “Chi è amato non conosce morte, perché l'amore è immortalità."

E Gianni, nella sua breve vita, di amore ne ha conosciuto tanto. Quello dei genitori, del padre Antonio, che, uomo di grande concretezza e simbolo della rinascita dopo la guerra, Gli ha insegnato le basi del Suo futuro lavoro, della Madre, Giovanna, che Gli ha insegnato l’amore per il “verde” e per l’arte, delle sorelle Mariella e Serenella e soprattutto quello della moglie, Beatrice, che ha onorato la sua memoria, non cibandosi di lacrime, ma portando a termine l’immenso lavoro iniziato assieme a Lui, prima che la tragedia si manifestasse : il loro grande progetto, fatto di tanti punti e virgola.

L’elenco, infatti, è lungo, perché Gianni, con l'amore viscerale che provava per la propria terra, aveva avuto una visione, un’intuizione che si sarebbe poi dimostrata geniale: quella di rendere quella stessa terra, già bella ma aspra e severa, più accogliente e morbida, di trasformare anguste località in luoghi gradevoli agli occhi di chi guarda: il Castellaro Golf, le terme di Pigna, l’Hotel de Paris, l’Aregai Marina Hotel, il Riviera dei Fiori sono solo alcuni degli esempi. I lunghi e selvatici litorali liguri, lasciati fino a quel momento alla mercé delle maree, sono stati trasformati dalla sua incredibile inventiva in porti turistici d’eccellenza che, al di là delle polemiche, hanno modificato la fisionomia locale per garantire un’economia diffusa e identitaria per il nostro Ponente, rendendolo più moderno e appetibile.

E al di là delle spiagge, il mare. Per Gianni, il mare, se da un lato era il punto di fuga dello sguardo degli animi più romantici, dall’altro rappresentava la casa, il porto sicuro: l’approdo. E di approdi per le barche, grandi o piccole, yacht o gozzi, Gianni ne ha progettati parecchi. Sono state a tenacia e la caparbietà di chi lo ha seguito, che hanno fatto si che la visione prendesse corpo. Un ambizioso progetto che grazie a chi ha proseguito il lavoro in pochi anni e tanto sudore, è diventato una tangibilissima realtà, che forse Gianni non ha potuto godere come sarebbe stato giusto.

Per questo, a distanza di quasi vent'anni, oggi torniamo a celebrare il mare e il tributo a uno dei protagonisti del mare della Riviera, con un trofeo a suo nome giunto, con questa, alla 17° edizione. Il 29 e 30 aprile almeno una trentina di vele d’altura coloreranno la costa da Sanremo a San Lorenzo per approdare nel mare degli Aregai, navigando sulla stessa rotta tracciata dal lavoro di Gianni Cozzi. La regata, organizzata dagli Yacht Club di Sanremo e Aregai, e il torneo di Golf che si disputerà tra sabato 29 e domenica 30 al Castellaro Golf, costituiscono gli appuntamenti e gli eventi del Trofeo.

E, rubando le parole a Beatrice, possiamo davvero dire che “facciamo tutto questo nel disegno che ci ha lasciato Gianni Cozzi”.

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