Carnevale a Sanremo
Sanremo - 21/02/2023

A Carlevô ogni grama galina a vegne a fö*

*A Carnevale, tutte le galline depongono l'uovo. [Proverbio ligure sul Carnevale]

Di tutte le feste, Carnevale è proprio l'ultima per la quale la rigida e malmostosa Liguria possa nutrire qualche considerazione, o impegnarsi per festeggiarla invadendo i preziosi caruggi di ridicole sfilate in costume colorato. Giusto?

Sbagliato.

E' sempre molto divertente ascoltare i luoghi comuni intorno alla nostra terra: alcuni possono essere persino istruttivi e, in ogni caso, è sempre buona educazione prestare orecchio alle critiche.

Tuttavia, troviamo ancora più divertente, ed educativo, rispondere a tono - per antonomasia, una delle nostre qualità migliori: su questo, ça va sans dire, siamo pienamente d'accordo.

Oggi vogliamo smentire l'idea - noi diremmo paturnia - che i liguri, da ponente a levante, in città e in paese, siano degli incorreggibili musoni, portandovi con noi alla scoperta del contributo che proprio la Liguria - sissignori - ha fornito alla festa per eccellenza: Carnevale.

Cicciolin - Maschera savonese, Cicciolin è il classico marinaio ligure ed è l'unica maschera riconosciuta nella lista nazionale. Le tre collane che porta al collo - verde, marrone e azzurra - simboleggiano la grande bellezza della nostra regione: una lingua di terra stretta tra il mare e i monti, mentre l'indole burbera e poco sorridente nascondono, proprio com'è spesso nella realtà, un animo in realtà buono e generoso.

Baciccia - Diminutivo di Giovanni Battista, è il personaggio di Genova per eccellenza: anche lui marinaio, coi caratteristici giacca nera e cappello rosso e blu, è però un gran fannullone e somiglia proprio a un certo personaggio dei cartoni animati di una volta…e, proprio come lui, nonostante il caratteraccio è sempre pronto a battersi per la giustizia!

Capitan Fracassa - Alter ego acculturato ed elegante del rude Cicciolin, è però - a differenza sua - un gran bugiardo, disonesto e fanfarone: la prova fatta ad arte - e forse non troppo casuale - che anche la migliore delle apparenze, a volte, inganna.

O' Mego - Il medico. Si aggira per le strade con un gran clistere sotto il braccio e - proprio come lo è il destino nella saggezza ligure - è sempre pronto a somministrarlo agli sfortunati che incrociano il suo cammino. Ci siamo capiti?

Se, come ci auguriamo, avete colto le non troppo velate allusioni dei personaggi del Carnevale ligure, ora sapete qualcosa di più anche sul modo in cui il ligure, da La Spezia a Sanremo, affronta la vita: ridacchiando sotto i baffi, sornione come i gatti che si aggirano tra i moli.

A questo punto avete lo spirito giusto per unirvi alle nostre feste di Carnevale - come quella di Sanremo, la più nota in assoluto, che a fine marzo unisce l'antica saggezza popolare e i suoi protagonisti alla poesia eterna della Città dei Fiori per dare vita a uno spettacolo senza pari. Ogni anno viene scelto un tema comune e tutti i quartieri, tutte le associazioni, tutte le più piccole realtà di questa città e di questa provincia sono chiamate a raccolta per scatenare la propria fantasia nella realizzazione di splendidi carri che possono sfoggiare tra i 20.000 e i 50.000 fiori recisi. Non un singolo bulbo di questi verrà però sprecato: al termine della sfilata tutti gli spettatori sono invitati a raccogliere un fiore, simbolico dono della città di Sanremo ai suoi graditi ospiti, per portare con sé il ricordo di questa incredibile festa e della profonda, sincera generosità della Liguria.

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