Be brave, be smart, be ligure
01/02/2023

Be brave, be smart, be ligure

Spesso, quando scegliamo una meta turistica, cerchiamo di coniugare diverse esigenze: non solo perché nella maggior parte dei casi in vacanza non ci andiamo da soli, ma anche perché le occasioni per staccare dalla routine e organizzare una fuga fuori porta, anche solo per un weekend, non sono quasi mai abbastanza - bisogna quindi ingegnarsi per sfruttarle al massimo.

Una delle questioni più annose intorno al tema delle vacanze è quello che riguarda l'ardua scelta tra mare e montagna, ma questo non ci riguarda: in qualsiasi punto della regione si può arrivare in giornata all'uno come all'altra - e non guardateci così: non siamo vanitosi, solo liguri.

E col grande spirito di accoglienza e disponibilità che rinomatamente ci contraddistingue oggi vorremmo concentrarci, piuttosto, su un altro atroce dilemma: vacanze culturali o vacanze sportive? Soprattutto quando parliamo di viaggi brevi, che hanno principalmente lo scopo di garantirci una tregua dagli infernali ritmi della routine, molti sono combattuti tra questi due volti della medaglia: imparare è fantastico, certo - ma anche il corpo ha bisogno di qualche ora di svago che troppo spesso è sostituita, nella vita di tutti i giorni, dalle incombenze quotidiane. Chi non ha promesso a se stesso, almeno una volta, "da oggi mi alzerò un'ora prima per fare andare a correre", "da lunedì andrò a fare una passeggiata nel verde almeno un giorno alla settimana" e così via? …E in quanti hanno mantenuto la promessa?

Il punto è che, sempre più spesso, nelle classiche fughe del weekend si cerca anche un'occasione per mantenersi in forma, respirare l'aria buona, godersi i bei panorami che la bella stagione ha da offrire e rilassare, oltre alla mente, anche il corpo attraverso il sano esercizio fisico. Se però si potesse fare senza rinunciare al piacere di visitare qualche bel centro storico antico, o cenare in un posticino romantico a lume di candela, con buon cibo e buon vino, anziché trangugiare lattine di cibo in scatola al riparo di una tenda, magari nel bel mezzo di una nottataccia di pioggia, distanti chilometri anche solo dall'idea di un bel tavolo da pranzo, sarebbe molto più allettante, giusto?

Forse per alcuni no, ma siamo onesti: per noi comuni mortali, sì.

La buona notizia è che la Liguria offre anche questo genere di vacanza - e ve lo avevamo già preannunciato presentando il Castellaro Golf Resort, che tra le sue molte attività offre la possibilità di noleggiare mountain bike ad adulti e bambini, ma oggi montiamo in sella, da Marina di San Lorenzo o da Marina degli Aregai, e vi portiamo a fare un giro con noi sulle splendide colline che collegano i nostri borghi.

Possiamo partire da Dolcedo, piccola Dolceacqua, e da qui si dipartono alcuni dei percorsi più sfidanti, che comprendono tra le tappe mete turistiche storiche come la Cappella di Santa Brigida e il sito di Acque Sante - che coi suoi gradini intagliati direttamente nel fianco della collina sembra uscito direttamente dalla trilogia di Tolkien -, o piccole meraviglie naturali come i Laghetti Lecchiore. Passare da Costarainera per raggiungere Cipressa e da li percorrere l’anello che porta a Castellaro vuol dire attraversare canyon di ginestra profumata, timo e brughiera mediterranea…

Oppure possiamo passare da Triora, il famoso covo di streghe che offre la sponda alla splendida Valle Argentina, dove oltre i suggestivi Molini di Triora attraverso il Carmo Langan s'incontrano gli antichi borghi di Pigna e Apricale fino ad arrivare alla vera e propria Dolceacqua col castello pregno di storia e leggenda che affascina tutti, anche i monegaschi e, scendendo per Camporosso, al bel mare di Bordighera. Risalendo la via Romana per arrivare alla baia di Ospedaletti, attraversiamo giardini inglesi che fanno da culla alle ville liberty, baia che si colora di viola al tramonto, con la sua bella villa Sultana.

Sono solo alcuni esempi di itinerari - rigorosamente ad anello: perché dovremmo fare la stessa strada due volte, quando ci sono così tante bellezze da vedere? - possibili, perché enumerarli tutti sarebbe impensabile. Alcuni sono pensati per chiunque - la ciclabile di San Lorenzo - Aregai - Ospedaletti, per esempio, che costeggia il lungomare ed è pienamente godibile persino dai bambini -, altri solo per gli spiriti ardimentosi -si sviluppano quasi per intero sulla cresta della montagna ed è uno splendido percorso -, altri ancora per chi vuole lasciarsi trasportare dalle ruote della bici direttamente in un'altra epoca - la mulattiera di San Romolo i crinali di San Salvatore e il Faudo sono certamente tra questi. Tutti, in ogni caso, sono visitati ogni anno da centinaia e centinaia di appassionati - ma anche intraprendenti dilettanti - che tengono alta la bandiera del turismo sportivo in Liguria, ricordandoci quanto altro possiamo offrire oltre a una bella spiaggia in cui rilassarsi.

Beatrice Parodi

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